News Scientifiche - Dicembre 2011


Archiviate le news scientifiche del mese di Dicembre.


20 Dicembree 2011
Festeggiamo la notte più lunga dell'anno
Fonte: Blog Sidereus

"Giovedì 22 dicembre 2011 saremo nel Solstizio d'Inverno, per questa occasione abbiamo programmato una serata dedicata all'astronomia.
Saremo in fase di novilunio, quindi ci cimenteremo nell'osservazione di Giove con i suoi satelliti galileiani e le sua bande equatoriali, la Nebulosa di Orione, la Galassia di Andromeda e diversi altri oggetti di profondo cielo.
Potremo poi anche UDIRE la "voce delle stelle" col nostro nuovo Radiotelescopio.
Come di consueto sarà operativo il nostro Planetario, la Galleria delle Scienze ed il nostro nuovo Museo dell'Astronautica, ricco di alcuni rarissimi oggetti VOLATI nello spazio.
Per ulteriori informazioni e per prenotarsi troverete i riferimenti sul sito ufficiale del Parco Astronomico SIDEREUS. (Vito Lecci)" - Commenta sul blog


16 Dicembree 2011
Buco nero: nel 2013 divorerà in diretta cosmica una nube di gas
Fonte: NetxMe.it

"Una nube di gas molto più massiccia della Terra si sta avvicinado molto velocemente ad un buco nero al centro della Via Lattea. A scoprirlo è stato il Very Large Telescope dell'Eso, che all'interno di un programma ventennale che monitora il moto delle stelle attorno al buco nero massiccio, ha scoperto questo avvicinamento.
Lo studio, portato avanti da Reinhard Genzel del Max-Planck Institute for Extraterrestrial Physics (MPE) a Garching, in Germania, ha scoperto l'oggetto, unico nel suo genere: questa nube è molto più fredda del gas circostante, con i suoi 280 gradi centigradi, e le sue componenti sono per la maggior parte l'idrogeno e l'elio. Si tratta di una nube di polvere e gas ionizzato di massa pari a circa tre volte quella della Terra, che si avvicina pericolosamente al buco nero ad una velocità di circa 2350 chilometri al secondo. Quest'ultimo, che si trova al centro della Via Lattea, è noto come Sgr A* (Sagittario A-star) ed è il buco nero supermassiccio più vicino a noi.
Al centro della Via Lattea, infatti, vi sarebbe questo immenso buco nero grande circa 4,3 milioni di masse solari. Secondo gli studiosi, la nube di gas sarà divorata nel corso degli anni. Tale fenomeno potrà essere osservato dagli astronomi in diretta, segnalato da un aumento delle emissioni di raggi X.
Secondo gli esperti, negli ultimi sette anni la velocità della nube è quasi raddoppiata, superando anche gli 8 milioni di km/h. Segue inoltre un'orbita molto allungata e secondo le stime già a metà del 2013 passerà ad una distanza di soli 40 miliardi di chilometri dall'orizzonte degli eventi del buco nero, una distanza di circa 36 ore-luce. E in quel momento ci sarà l'incontro "ravvicinato" col buco nero.
Ad oggi, la densità della nube è molto più alta di quella del gas che circonda il buco nero. Tuttavia, nel suo cammino verso di esso, la pressione esterna in continuo aumento comprimerà la nube. Seconso l'Eso, inoltre "nello stesso tempo l'enorme attrazione gravitazionale esercitata dal buco nero, che ha una massa di circa quattro milioni di volte quella del Sole, continuerà a far accelerare la nube verso l'interno e a distenderla lungo l'orbita".
"L'idea di un astronauta vicino ad un buco nero che viene allungato come uno spaghetto è molto familiare nella fantascienza. Ma ora possiamo vedere che ciò accade veramente a questa nube appena scoperta, che non sopravviverà all'esperienza," spiega Stefan Gillessen (MPE), primo autore dell'articolo.
"Solo due stelle fino ad ora sono giunte vicino al buco nero da quando abbiamo iniziato le nostre osservazioni nel 1992", ha spiegato Gillessen in una nota. "La differenza cruciale da queste stelle , che passarono indenni dopo il loro massimo avvicinamento, è che la nube di gas sarà completamente fatta a pezzi dalle forze attorno al buco nero. Di conseguenza l'afflusso di gas nel buco nero dovrebbe aumentare sensibilmente, così come il livello di radiazione emesso".
La nube di gas è visibile dagli strumenti ad infrarossi già al 2002, ma negli ultimi tre anni ha mostrato delle interruzioni. Tali osservazioni consentiranno agli esperti di conoscere più a fondo i buchi neri ed i fenomeni ad essi legati.
I risultati dello studio saranno pubblicati su Nature"


12 Dicembree 2011
Osserviamo le Geminidi e aiutiamo la NASA
Fonte: Blog Sidereus

"Ed eccoci giunti all'appuntamento con un altro interessante sciame meteorico, quello delle Geminidi, uno dei più attivi dell'anno.
Come suggerisce il suo stesso nome il radiante è nella costellazione dei Gemelli, vicino al più brillante Orione, come potete vedere dalla mappa stellare. Una piccola curiosità a proposito di questo sciame riguarda il progenitore che, in questo caso, NON è una cometa, bensì un asteroide: Phaeton 3200.
Sebbene la finestra di visibilità si estenda dal 6 al 19 dicembre, in realtà è nella notte tra il 13 ed il 14 che raggiunge il suo picco massimo, con circa 100 meteore/ora stimate, anche se la presenza della Luna, quasi piena ed in prossimità proprio dei Gemelli, disturberà non poco l'osservazione.
A sottolineare l'interesse verso questo particolare sciame meteorico, quest'anno è una simpatica iniziativa addirittura della NASA. L'Ente spaziale americano infatti avrebbe messo a punto un app per smartphone dedicata a tutti coloro che hanno intenzione di seguire l'evento e registrarne i dati osservativi, che saranno poi utilizzati per scopi di ricerca.
L'app, disponibile anche per iPhone, iPad e iPod Touch si chiama Meteor Counter ed è liberamente scaricabile dal sito della NASA, al seguente link:

http://www.nasa.gov/centers/marshall/news/news/releases/2011/11-155.html

Provate pure a divertirvi, ma non chiedetemi come funziona in quanto non l'ho ancora provato.
Buon divertimento. (Vito Lecci)" - Commenta sul blog


07 Dicembree 2011
Scoperto l'esopianeta più simile alla Terra
Fonte: Blog Sidereus

"In anni di ricerca, centinaia di esopianeti scoperti e decine di candidati pianeti simili al nostro, adesso abbiamo finalmente un pianeta extrasolare con moltissime analogie con la nostra Terra.
Si chiama Kepler-22b, scoperto dal telescopio spaziale Keplero della NASA, appositamente concepito per la caccia di pianeti extrasolari di taglia simile a quella terrestre.

Ma vediamo quali sono le analogie di cui vi accennavo:

1) ha un diametro di soltanto 2,4 volte il diametro terrestre, che ne fa l'esopianeta più piccolo scoperto finora, la maggior parte di quelli scoperti prima, spesso, avevano una dimensione simile a quella di Giove;
2) il suo anno dura quasi come il nostro, circa 290 giorni terrestri;
3) la sua stella ha dimensione e tipologia simili al sole;
4) è solo il 15% più vicina alla sua stella di quanto non lo siamo noi al sole, quindi si trova nella cosiddetta fascia di abitabilità;
5) infatti, la temperatura media stimata sulla sua superficie è di circa 22°C, che lascia immaginare un clima molto mite.

Tutte queste sue caratteristiche lo rende unico tra i tantissimi pianeti extrasolari scoperti finora.
Ora bisogna soltanto capire se la sua superifice sia prevalentemente rocciosa come la nostra, oppure liquida o addirittura gassosa.
Insomma, pare che abbia tutte le carte in regola per essere potenzialmente abitabile, almeno per forme di vita simili alla nostra. Sarebbe bello pensare che forse, proprio su Kepler-22b, potrebbero esserci altri nostri coinquilini dell'Universo. Peccato soltanto che, almeno per ora, sarà difficile andare a controllare, infatti la sua distanza da noi è di circa 600 anni luce, che lo rende non proprio a portata di mano. (Vito Lecci)" - Commenta sul blog



01 DICEmbre 2011
Archiviato il mese di Novembre.
autore: Webmaster

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